Recensione
Manda la tua recensione a sp@salvatorepaci.it
Autore: Due minuti un libro (agenzia nazionale di critica libraria)
Data: 06/05/2008
Voto: 10/10
(trasmesso su Radio Margherita ed altre radio nazionali)Scarica la recensione audio "La storia si snoda dentro la sua Caltanissetta e vede Antonio La Mattina come protagonista. Tutto parte da un incubo. Antonio sogna un suo conoscente, Gheppio, morto qualche mese prima, che lo cerca per consegnargli una scatola. Al risveglio, spinto da un'insolita curiosità per quello che sembra un sogno premonitore, decide di contattare Giuseppe, il figlio di Gheppio. Giuseppe avrebbe dovuto, infatti, consegnare una certa scatola al primo dei suoi amici che avesse chiesto sue notizie. Ma cosa c'è mai in questa scatola? Quel che è certo è che il contenuto costringe Antonio ad attingere a tutte le sue risorse per svelare ciò che adesso si propone come un mistero su cui fare luce: Gheppio è davvero morto? Ed ecco cominciare per il protagonista una sorta di corsa contro il tempo e l'ignoto e la sua esistenza, fino ad allora tranquilla, essere pervasa da eventi a prima vista inspiegabili. Ed è anche tramite la soluzione di alcuni enigmi che Antonio dovrà condurre la sua ricerca per far luce sull'amico scomparso mentre, ad alleggerire la tensione della storia, c'è spazio per stralci di vita quotidiana vissuta assieme all'amata Roberta. L'autore porta in tal modo il lettore ad appassionarsi ad una vicenda dove anche il diavolo pare ci metta del suo, tra riferimenti storici e suggestive descrizioni di luoghi, anche quelli più segreti, come gli antichi cunicoli sotterranei della città che i tre si ritrovano ad esplorare nella loro ricerca. E a rafforzare la suspence non a caso i protagonisti, con una gran dose di coraggio, partono da una cappella gentilizia del cimitero "Angeli" per scendere nelle viscere della città per quello che si augurano essere un viaggio di andata e ritorno, come recita il titolo.
Autore: Luigi Lavarra
Data: 06/05/2008
Voto: 10/10
"Salvatore Paci, noto agli appassionati del lotto per la sua collaborazione con diverse testate giornalistiche, si cimenta in un gustoso e appassionante romanzo. La lettura è godibile e il ritmo narrativo si avvale di moduli già sperimentati dai maggiori narratori contemporanei. La Croce Santa, alter ego, se vogliamo un pò allargarci, del Santo Graal del Codice da Vinci, è la chiave di volta del testo. I protagonisti, da Antonio La Mattina a Castrogiovanni padre e figlio, si muovono in uno scenario gestuale dai toni ora pacati e meditati ora incalzanti, lasciando quel filo di suspense che invoglia a una lettura rapida e definitiva. Roberta, la donna di Antonio, è la nota simpatica e frizzante della storia, storia ambientata a Caltanisetta. Il testo rifugge da ogni proposito di tematiche sociali e si snoda agile e leggero, privo di frammentazioni o pause di maniera. Paci insiste su un corpo narrativo ben impostato e mostra di conoscere a fondo le strategie del racconto. La naturale semplicità linguistica e sintattica, il controllo della urgenza espressiva e l'uso equilibrato di una scrittura sapiente e convincente, fanno di questo romanzo un esempio di come si possa seguire un percorso narrativo con naturalezza e passione. L'epilogo poi offre quel senso di mistero quasi esoterico, senza mai scadere nel banale e nella retorica di un'attesa ansiosa ed eroica. I personaggi assolvono egregiamente alla loro funzione fornendo all'impianto narrativo completezza e dimensioni giuste.
Autore: La Sicilia (Quotidiano nazionale)
Data: 09/03/2008
Voto: 10/10
"Biglietto di andata e ritorno" è il titolo del romanzo che Salvatore Paci ha recentemente pubblicato per le Edizioni Lussografica e che segna il suo esordio nel campo della narrativa. Paci è un dipendente della Provincia Regionale di Caltanissetta, esperto di informatica (lavora come programmatore al Ced dell'ente) e in questi anni ha saputo farsi conoscere ed apprezzare anche al di là dei confini locali. Messo per un momento da parte il mondo dell'informatica, eccolo ora accostarsi, come autore, al romanzo in chiave di thriller (giacché di questo si tratta), scegliendo per la sua storia un'ambientazione alquanto particolare, e cioè proprio quella della sua città, Caltanissetta. Un "giallo" tra le nostre strade, dunque (o "sotto" queste strade, sarebbe meglio dire...) che nasce da un incubo del protagonista Antonio La Mattina: questi sogna un suo conoscente, Gheppio, morto qualche mese prima, che lo cerca per consegnarli una scatola. Al risveglio, spinto da un'insolita curiosità per quello che sembra un vero e proprio sogno premonitore, decide di contattare Giuseppe, il figlio di Gheppio, e lo va a trovare a casa: quale la sua sorpresa nell'ascoltare da lui (e senza aver ancora fatto riferimento all'incubo) che il padre gli ha lasciato, prima di morire, una sorta di messaggio: avrebbe dovuto, infatti, consegnare una certa scatola al primo dei suoi amici che avesse chiesto sue notizie. Ma cosa c'è mai in questa scatola? Quel che è certo è che il contenuto costringe Antonio ad attingere a tutte le sue risorse per svelare ciò che adesso si propone come un mistero su cui fare luce: Gheppio è davvero morto? Ed ecco cominciare, per il protagonista, una sorta di corsa contro il tempo e l'ignoto, e la sua esistenza fino ad allora tranquilla essere pervasa da eventi a prima vista inspiegabili: ed è anche tramite la soluzione di alcuni enigmi che Antonio dovrà condurre la sua ricerca per far luce sull'amico scomparso, mentre ad alleggerire la tensione della storia c'è spazio per stralci di vita quotidiana, vissuta assieme all'amata Roberta, così come per la descrizione di luoghi, monumenti, piazze, chiese, antiche usanze, tradizioni popolari. Roberta lo affianca nella sua ricerca, così come il figlio dello scomparso Gheppio. Paci porta in tal modo il lettore ad appassionarsi ad una vicenda dove anche il... diavolo pare ci metta del suo, tra riferimenti storici e suggestive descrizioni dei luoghi, anche quelli più segreti, come i cunicoli sotterranei della città che i tre si ritrovano ad esplorare nella loro spasmodica ricerca (e quella dei cunicoli sotterranei di Caltanissetta, più noti come "trabucchi" e finora sempre sospesi tra oscuro retaggio di leggenda e realtà storica, non a caso Paci l'ha aggiunta come inquietante "presenza" nella sua storia thriller...): così come, a rafforzare la suspense, non a caso i tre protagonisti, con una gran dose di coraggio, partono da una cappella gentilizia del cimitero "Angeli" per scendere nelle viscere della città per quello che si augurano essere un viaggio "di andata e ritorno", come recita il titolo.Guarda la scansione dell'articolo sul Quotidiano Nazionale La Sicilia
Autore: Max (Caltanissetta)
Data: 06/03/2008
Voto: 6/10
Incuriosito dal fatto che per la prima volta Caltanissetta si presenta come lo sfondo di un thriller mistico-religioso simil Da Vinci Code, ho iniziato e in breve tempo terminato la lettura di questo libro.Biglietto di andata e ritorno è un buon libro.I personaggi chiave del racconto vengono smistati psicologicamente e il lettore, grazie alla sapiente presentazione di Paci, può ritenersi soddisfatto. Dopo poche righe, al lettore attento, verrà facile intuire le loro mosse. Lo scenario in cui si svolge "il fatto" è ben descritto. Viene dato il giusto risalto agli aspetti storici della città ma, qui Paci mostra inesperienza, senza mai approfondire il contesto storico-culturale. L'eccessivo e noioso spazio dato al personaggio di Roberta rende discontinua la lettura: dalla gita a Cefalù agli intrighi amorosi dei due amanti ho rischiato più volte di interrompere la lettura del romanzo, ritenendo, a ragione, che destinare ben 25 pagine alla suddetta escursione sia stata una mossa errata dell'autore. Ben descritte invece le lettere del misterioso Gheppio. Angoscia a iosa.In definitiva un romanzo che per pochi istanti ha rischiato di detronizzare i celebri Brown e Pavlou.
Autore: Veronica
Data: 04/03/2008
Voto: 9/10
Prima cosa, molto importante, la lettura è gradevole, scorrevole e semplice, non ci sono paroloni di cui bisogna cercare il significato sul dizionario e ad intuire. A me piacciono molto i racconti in prima persona perché sono più diretti e diminuisce il rischio di fare confusione quando entrano in scena più personaggi. La storia non presenta il personaggio come un supereroe pronto a tutto pur di capire cosa significa quel sogno, ma come una persona normale che nonostante il sogno prosegue la sua vita e in questa ci infila anche il tentativo di capire ciò che il sogno vuole dirgli. Forse ha influenzato anche il fatto che anche a me a volte succede una cosa del genere, non di sognare cani che mi rincorrono e aprono i cancelli, ma di sognare un qualcosa che poi una volta sveglia mi sembra molto importante capire cosa può significare, a volte sento che quello non era un semplice sogno, ma qualcosa che ho vissuto in maniera più profonda. Non sono una critica e non so cosa si guarda per recensire un libro, ma posso dire che quello che ho letto mi ha coinvolto e mi fa sentire vicina al protagonista in questa ricerca. Mi è piaciuto anche il modo in cui viene descritto il sogno: semplice, freddo e veloce, senza particolari che, sì potrebbero essere importanti, ma che quando si sogna non si notano, sfuggono e ritornano alla mente in un secondo momento. Alcuni autori descrivono i sogni nei minimi particolari, rendendoli talmente dettagliati da non sembrare più sogni, perché quando si sogna non si ricordano tanto i particolari, che tornano successivamente, ma la parte principale (il camminare in una certa via con il cane, questo altro cane che si avvicina...)...
Autore: Rosanna
Data: 14/02/2008
Voto: 10/10
Sono stata piacevolmente coinvolta nella lettura; è una cosa che ho fatto lentamente, senza fretta e senza sollecitazioni, cercando di percepire le bene le emozioni e le sensazioni, i colori, i profumi e le tradizioni di luoghi e personaggi. Credo che la cosa che mi abbia più colpito sia stata la sorpresa di trovare nell'autore, persona che erroneamente ritenevo solo essere esperto di informatica e di lotto, un'autorevolezza nel descrivere e nel narrare, di grande personalità, degna del più quotato scrittore, con una forte capacità di trasmettere emozioni, valori e principi fondamentali. Complimenti davvero! Rosanna Antonelli. .
Autore: Giovanna Giambri
Data: 28/01/2008
Voto: 10/10
Dopo averlo letto in soli tre giorni do un bel 10 a questo romanzo. Per tanti motivi. Soprattutto perché non sono riuscita a leggerlo di sera, a letto. Le lettere di Gheppio sono a dir poco inquietanti. Per non parlare del colloquio con il monaco o della discesa nei cunicoli della città. Ho avuto la fortuna di leggere questo romanzo e non vedo l'ora che questo nuovo Grande Scrittore ce ne proponga un altro.Giovanna
Autore: Stefano Sozzi
Data: 27/01/2008
Voto: 10/10
A mio parere "Biglietto di andata e ritorno" è un libro che va al di là di qualsiasi aspettativa.E' un libro mirabilmente strutturato nel quale l'Autore si mette in gioco, svelando a chi vuol leggere tra le righe i Suoi più intimi e profondi pensieri. E lo fa in modo sobrio, pulito, intriso di sincero perbenismo, di valori invidiabili, di lealtà e di rispetto. E' una storia avvincente che trasporta il lettore in scenari inquietanti, in una dimensione che via via si tinge dei colori del mistero. Il sorprendente susseguirsi dei colpi di scena coinvolge la mente al punto tale che la curiosità e la voglia di scoprire cosa ci sia dietro l'angolo diventa sempre più impellente.Con grande saggezza l'Autore, prendendoci per mano, ci dà il tempo giusto per seguirlo in questo racconto che secondo me non è solo un racconto ma qualcosa di più, qualcosa di più vero. E' un racconto camaleontescamente armonico, come la vita stessa.Spicca a mio giudizio l'accostamento al Faust , solo questo dovrebbe far saltare sulla sedia chiunque! Questa volta il patto col diavolo non è stipulato per l'Amore ma per vincere al lotto.Un libro coraggioso che osa addentrarsi nei segreti della sacralità, senza mai profanarla.Un libro sentito, genialmente umano.L'intreccio di situazioni che accompagnano abilmente e piacevolmente il tema portante del racconto è eccezionale. Il rapporto con Roberta, una donna speciale, la donna dei sogni. Un rapporto stupendo, splendente di purezza, rinnovante d'amore, come se ogni volta fosse la prima. Le riflessioni sulla vita che il protagonista ci regala sono più che mai intelligenti e fanno riflettere a loro volta il lettore. In particolare quelle rivolte all'uso delle preghiere, in quel momento specifico del racconto, sono toccanti.E' straordinario come l'Autore sappia descrivere dettagliatamente ciò che lo circonda, facendoci così conoscere la Sicilia bella, la Sicilia vera. I monumenti, le costruzioni architettoniche, le strade, le vie, le piazze, le chiese, le usanze, le tradizioni, le specialità culinarie, le feste, la gente.. E' una guida densa di cultura, di sapienza. E chi legge queste descrizioni non può far a meno di non vedere l'ora di andarci, in questa Sicilia. Sicuramente chiunque avrà letto questo libro constaterà la grande intelligenza di chi lo ha scritto. Sentirà l'imponenza della sua cultura, che tuttavia ha voluto condividere con i Suoi lettori. Cosa dire di più, ho tralasciato certamente tante cose, come il lavoro da programmatore, i calcoli, i metodi del lotto che troverete scritti e che certamente Vi appassioneranno.. ma io anche perché non sono esperto di queste cose, ho preferito farvele scoprire da Voi.. E' un libro da leggere, senza dubbio. Oltre a ciò, come dicevo è e rimarrà un libro utile, anche come guida autentica e dettagliata di quella zona della Sicilia, sia per una visita culturale sia di piacere. Buona lettura!.. Stefano Sozzi (Soffio).
Autore: Giusy3056
Data: 18/04/2008
Voto: 10/10
"Biglietto di andata e ritorno", un romanzo thriller molto avvincente con il quale, lo scrittore siciliano Salvatore Paci, ti prende per mano e ti trascina in un vortice di emozioni e sensazioni e, con la sua dovizia nel descrivere fatti, personaggi, luoghi e profumi, libera la tua immaginazione, sino al punto di poter vedere, toccare e sentire la bella Sicilia - e tutto ciò che veramente è - provando financo l'amore per questa Terra ricca di storia. Non manca l'intreccio amoroso (la storia d'amore con Roberta, la compagna del protagonista), il mistero e il gioco del Lotto.
Un romanzo avvincente che, sino all'ultimo, si pensa ti faccia assistere all'ennesimo scontro fra "Bene e Male", ma è una piacevole e gradevole lettura dove, ad ogni pagina si scopre qualcosa di nuovo e che non appassionerà solamente i lettori di thriller, ma anche chi non è dedito alla lettura di questo genere.
Vi avverto...inutile cercare di intuire il finale, vi terrà incollati con gli occhi sino all'ultima pagina...provare per credere. Indubbiamente, un libro che oltre a leggerlo, è da tenere nella propria libreria per poterlo rileggere e scoprire tra le righe sfumature sfuggite dopo la prima lettura.
Giusy3056
Manda la tua recensione a sp@salvatorepaci.it
Autore: Due minuti un libro (agenzia nazionale di critica libraria)
Data: 06/05/2008
Voto: 10/10
(trasmesso su Radio Margherita ed altre radio nazionali)Scarica la recensione audio "La storia si snoda dentro la sua Caltanissetta e vede Antonio La Mattina come protagonista. Tutto parte da un incubo. Antonio sogna un suo conoscente, Gheppio, morto qualche mese prima, che lo cerca per consegnargli una scatola. Al risveglio, spinto da un'insolita curiosità per quello che sembra un sogno premonitore, decide di contattare Giuseppe, il figlio di Gheppio. Giuseppe avrebbe dovuto, infatti, consegnare una certa scatola al primo dei suoi amici che avesse chiesto sue notizie. Ma cosa c'è mai in questa scatola? Quel che è certo è che il contenuto costringe Antonio ad attingere a tutte le sue risorse per svelare ciò che adesso si propone come un mistero su cui fare luce: Gheppio è davvero morto? Ed ecco cominciare per il protagonista una sorta di corsa contro il tempo e l'ignoto e la sua esistenza, fino ad allora tranquilla, essere pervasa da eventi a prima vista inspiegabili. Ed è anche tramite la soluzione di alcuni enigmi che Antonio dovrà condurre la sua ricerca per far luce sull'amico scomparso mentre, ad alleggerire la tensione della storia, c'è spazio per stralci di vita quotidiana vissuta assieme all'amata Roberta. L'autore porta in tal modo il lettore ad appassionarsi ad una vicenda dove anche il diavolo pare ci metta del suo, tra riferimenti storici e suggestive descrizioni di luoghi, anche quelli più segreti, come gli antichi cunicoli sotterranei della città che i tre si ritrovano ad esplorare nella loro ricerca. E a rafforzare la suspence non a caso i protagonisti, con una gran dose di coraggio, partono da una cappella gentilizia del cimitero "Angeli" per scendere nelle viscere della città per quello che si augurano essere un viaggio di andata e ritorno, come recita il titolo.
Autore: Luigi Lavarra
Data: 06/05/2008
Voto: 10/10
"Salvatore Paci, noto agli appassionati del lotto per la sua collaborazione con diverse testate giornalistiche, si cimenta in un gustoso e appassionante romanzo. La lettura è godibile e il ritmo narrativo si avvale di moduli già sperimentati dai maggiori narratori contemporanei. La Croce Santa, alter ego, se vogliamo un pò allargarci, del Santo Graal del Codice da Vinci, è la chiave di volta del testo. I protagonisti, da Antonio La Mattina a Castrogiovanni padre e figlio, si muovono in uno scenario gestuale dai toni ora pacati e meditati ora incalzanti, lasciando quel filo di suspense che invoglia a una lettura rapida e definitiva. Roberta, la donna di Antonio, è la nota simpatica e frizzante della storia, storia ambientata a Caltanisetta. Il testo rifugge da ogni proposito di tematiche sociali e si snoda agile e leggero, privo di frammentazioni o pause di maniera. Paci insiste su un corpo narrativo ben impostato e mostra di conoscere a fondo le strategie del racconto. La naturale semplicità linguistica e sintattica, il controllo della urgenza espressiva e l'uso equilibrato di una scrittura sapiente e convincente, fanno di questo romanzo un esempio di come si possa seguire un percorso narrativo con naturalezza e passione. L'epilogo poi offre quel senso di mistero quasi esoterico, senza mai scadere nel banale e nella retorica di un'attesa ansiosa ed eroica. I personaggi assolvono egregiamente alla loro funzione fornendo all'impianto narrativo completezza e dimensioni giuste.
Autore: La Sicilia (Quotidiano nazionale)
Data: 09/03/2008
Voto: 10/10
"Biglietto di andata e ritorno" è il titolo del romanzo che Salvatore Paci ha recentemente pubblicato per le Edizioni Lussografica e che segna il suo esordio nel campo della narrativa. Paci è un dipendente della Provincia Regionale di Caltanissetta, esperto di informatica (lavora come programmatore al Ced dell'ente) e in questi anni ha saputo farsi conoscere ed apprezzare anche al di là dei confini locali. Messo per un momento da parte il mondo dell'informatica, eccolo ora accostarsi, come autore, al romanzo in chiave di thriller (giacché di questo si tratta), scegliendo per la sua storia un'ambientazione alquanto particolare, e cioè proprio quella della sua città, Caltanissetta. Un "giallo" tra le nostre strade, dunque (o "sotto" queste strade, sarebbe meglio dire...) che nasce da un incubo del protagonista Antonio La Mattina: questi sogna un suo conoscente, Gheppio, morto qualche mese prima, che lo cerca per consegnarli una scatola. Al risveglio, spinto da un'insolita curiosità per quello che sembra un vero e proprio sogno premonitore, decide di contattare Giuseppe, il figlio di Gheppio, e lo va a trovare a casa: quale la sua sorpresa nell'ascoltare da lui (e senza aver ancora fatto riferimento all'incubo) che il padre gli ha lasciato, prima di morire, una sorta di messaggio: avrebbe dovuto, infatti, consegnare una certa scatola al primo dei suoi amici che avesse chiesto sue notizie. Ma cosa c'è mai in questa scatola? Quel che è certo è che il contenuto costringe Antonio ad attingere a tutte le sue risorse per svelare ciò che adesso si propone come un mistero su cui fare luce: Gheppio è davvero morto? Ed ecco cominciare, per il protagonista, una sorta di corsa contro il tempo e l'ignoto, e la sua esistenza fino ad allora tranquilla essere pervasa da eventi a prima vista inspiegabili: ed è anche tramite la soluzione di alcuni enigmi che Antonio dovrà condurre la sua ricerca per far luce sull'amico scomparso, mentre ad alleggerire la tensione della storia c'è spazio per stralci di vita quotidiana, vissuta assieme all'amata Roberta, così come per la descrizione di luoghi, monumenti, piazze, chiese, antiche usanze, tradizioni popolari. Roberta lo affianca nella sua ricerca, così come il figlio dello scomparso Gheppio. Paci porta in tal modo il lettore ad appassionarsi ad una vicenda dove anche il... diavolo pare ci metta del suo, tra riferimenti storici e suggestive descrizioni dei luoghi, anche quelli più segreti, come i cunicoli sotterranei della città che i tre si ritrovano ad esplorare nella loro spasmodica ricerca (e quella dei cunicoli sotterranei di Caltanissetta, più noti come "trabucchi" e finora sempre sospesi tra oscuro retaggio di leggenda e realtà storica, non a caso Paci l'ha aggiunta come inquietante "presenza" nella sua storia thriller...): così come, a rafforzare la suspense, non a caso i tre protagonisti, con una gran dose di coraggio, partono da una cappella gentilizia del cimitero "Angeli" per scendere nelle viscere della città per quello che si augurano essere un viaggio "di andata e ritorno", come recita il titolo.Guarda la scansione dell'articolo sul Quotidiano Nazionale La Sicilia
Autore: Max (Caltanissetta)
Data: 06/03/2008
Voto: 6/10
Incuriosito dal fatto che per la prima volta Caltanissetta si presenta come lo sfondo di un thriller mistico-religioso simil Da Vinci Code, ho iniziato e in breve tempo terminato la lettura di questo libro.Biglietto di andata e ritorno è un buon libro.I personaggi chiave del racconto vengono smistati psicologicamente e il lettore, grazie alla sapiente presentazione di Paci, può ritenersi soddisfatto. Dopo poche righe, al lettore attento, verrà facile intuire le loro mosse. Lo scenario in cui si svolge "il fatto" è ben descritto. Viene dato il giusto risalto agli aspetti storici della città ma, qui Paci mostra inesperienza, senza mai approfondire il contesto storico-culturale. L'eccessivo e noioso spazio dato al personaggio di Roberta rende discontinua la lettura: dalla gita a Cefalù agli intrighi amorosi dei due amanti ho rischiato più volte di interrompere la lettura del romanzo, ritenendo, a ragione, che destinare ben 25 pagine alla suddetta escursione sia stata una mossa errata dell'autore. Ben descritte invece le lettere del misterioso Gheppio. Angoscia a iosa.In definitiva un romanzo che per pochi istanti ha rischiato di detronizzare i celebri Brown e Pavlou.
Autore: Veronica
Data: 04/03/2008
Voto: 9/10
Prima cosa, molto importante, la lettura è gradevole, scorrevole e semplice, non ci sono paroloni di cui bisogna cercare il significato sul dizionario e ad intuire. A me piacciono molto i racconti in prima persona perché sono più diretti e diminuisce il rischio di fare confusione quando entrano in scena più personaggi. La storia non presenta il personaggio come un supereroe pronto a tutto pur di capire cosa significa quel sogno, ma come una persona normale che nonostante il sogno prosegue la sua vita e in questa ci infila anche il tentativo di capire ciò che il sogno vuole dirgli. Forse ha influenzato anche il fatto che anche a me a volte succede una cosa del genere, non di sognare cani che mi rincorrono e aprono i cancelli, ma di sognare un qualcosa che poi una volta sveglia mi sembra molto importante capire cosa può significare, a volte sento che quello non era un semplice sogno, ma qualcosa che ho vissuto in maniera più profonda. Non sono una critica e non so cosa si guarda per recensire un libro, ma posso dire che quello che ho letto mi ha coinvolto e mi fa sentire vicina al protagonista in questa ricerca. Mi è piaciuto anche il modo in cui viene descritto il sogno: semplice, freddo e veloce, senza particolari che, sì potrebbero essere importanti, ma che quando si sogna non si notano, sfuggono e ritornano alla mente in un secondo momento. Alcuni autori descrivono i sogni nei minimi particolari, rendendoli talmente dettagliati da non sembrare più sogni, perché quando si sogna non si ricordano tanto i particolari, che tornano successivamente, ma la parte principale (il camminare in una certa via con il cane, questo altro cane che si avvicina...)...
Autore: Rosanna
Data: 14/02/2008
Voto: 10/10
Sono stata piacevolmente coinvolta nella lettura; è una cosa che ho fatto lentamente, senza fretta e senza sollecitazioni, cercando di percepire le bene le emozioni e le sensazioni, i colori, i profumi e le tradizioni di luoghi e personaggi. Credo che la cosa che mi abbia più colpito sia stata la sorpresa di trovare nell'autore, persona che erroneamente ritenevo solo essere esperto di informatica e di lotto, un'autorevolezza nel descrivere e nel narrare, di grande personalità, degna del più quotato scrittore, con una forte capacità di trasmettere emozioni, valori e principi fondamentali. Complimenti davvero! Rosanna Antonelli. .
Autore: Giovanna Giambri
Data: 28/01/2008
Voto: 10/10
Dopo averlo letto in soli tre giorni do un bel 10 a questo romanzo. Per tanti motivi. Soprattutto perché non sono riuscita a leggerlo di sera, a letto. Le lettere di Gheppio sono a dir poco inquietanti. Per non parlare del colloquio con il monaco o della discesa nei cunicoli della città. Ho avuto la fortuna di leggere questo romanzo e non vedo l'ora che questo nuovo Grande Scrittore ce ne proponga un altro.Giovanna
Autore: Stefano Sozzi
Data: 27/01/2008
Voto: 10/10
A mio parere "Biglietto di andata e ritorno" è un libro che va al di là di qualsiasi aspettativa.E' un libro mirabilmente strutturato nel quale l'Autore si mette in gioco, svelando a chi vuol leggere tra le righe i Suoi più intimi e profondi pensieri. E lo fa in modo sobrio, pulito, intriso di sincero perbenismo, di valori invidiabili, di lealtà e di rispetto. E' una storia avvincente che trasporta il lettore in scenari inquietanti, in una dimensione che via via si tinge dei colori del mistero. Il sorprendente susseguirsi dei colpi di scena coinvolge la mente al punto tale che la curiosità e la voglia di scoprire cosa ci sia dietro l'angolo diventa sempre più impellente.Con grande saggezza l'Autore, prendendoci per mano, ci dà il tempo giusto per seguirlo in questo racconto che secondo me non è solo un racconto ma qualcosa di più, qualcosa di più vero. E' un racconto camaleontescamente armonico, come la vita stessa.Spicca a mio giudizio l'accostamento al Faust , solo questo dovrebbe far saltare sulla sedia chiunque! Questa volta il patto col diavolo non è stipulato per l'Amore ma per vincere al lotto.Un libro coraggioso che osa addentrarsi nei segreti della sacralità, senza mai profanarla.Un libro sentito, genialmente umano.L'intreccio di situazioni che accompagnano abilmente e piacevolmente il tema portante del racconto è eccezionale. Il rapporto con Roberta, una donna speciale, la donna dei sogni. Un rapporto stupendo, splendente di purezza, rinnovante d'amore, come se ogni volta fosse la prima. Le riflessioni sulla vita che il protagonista ci regala sono più che mai intelligenti e fanno riflettere a loro volta il lettore. In particolare quelle rivolte all'uso delle preghiere, in quel momento specifico del racconto, sono toccanti.E' straordinario come l'Autore sappia descrivere dettagliatamente ciò che lo circonda, facendoci così conoscere la Sicilia bella, la Sicilia vera. I monumenti, le costruzioni architettoniche, le strade, le vie, le piazze, le chiese, le usanze, le tradizioni, le specialità culinarie, le feste, la gente.. E' una guida densa di cultura, di sapienza. E chi legge queste descrizioni non può far a meno di non vedere l'ora di andarci, in questa Sicilia. Sicuramente chiunque avrà letto questo libro constaterà la grande intelligenza di chi lo ha scritto. Sentirà l'imponenza della sua cultura, che tuttavia ha voluto condividere con i Suoi lettori. Cosa dire di più, ho tralasciato certamente tante cose, come il lavoro da programmatore, i calcoli, i metodi del lotto che troverete scritti e che certamente Vi appassioneranno.. ma io anche perché non sono esperto di queste cose, ho preferito farvele scoprire da Voi.. E' un libro da leggere, senza dubbio. Oltre a ciò, come dicevo è e rimarrà un libro utile, anche come guida autentica e dettagliata di quella zona della Sicilia, sia per una visita culturale sia di piacere. Buona lettura!.. Stefano Sozzi (Soffio).
Autore: Giusy3056
Data: 18/04/2008
Voto: 10/10
"Biglietto di andata e ritorno", un romanzo thriller molto avvincente con il quale, lo scrittore siciliano Salvatore Paci, ti prende per mano e ti trascina in un vortice di emozioni e sensazioni e, con la sua dovizia nel descrivere fatti, personaggi, luoghi e profumi, libera la tua immaginazione, sino al punto di poter vedere, toccare e sentire la bella Sicilia - e tutto ciò che veramente è - provando financo l'amore per questa Terra ricca di storia. Non manca l'intreccio amoroso (la storia d'amore con Roberta, la compagna del protagonista), il mistero e il gioco del Lotto.
Un romanzo avvincente che, sino all'ultimo, si pensa ti faccia assistere all'ennesimo scontro fra "Bene e Male", ma è una piacevole e gradevole lettura dove, ad ogni pagina si scopre qualcosa di nuovo e che non appassionerà solamente i lettori di thriller, ma anche chi non è dedito alla lettura di questo genere.
Vi avverto...inutile cercare di intuire il finale, vi terrà incollati con gli occhi sino all'ultima pagina...provare per credere. Indubbiamente, un libro che oltre a leggerlo, è da tenere nella propria libreria per poterlo rileggere e scoprire tra le righe sfumature sfuggite dopo la prima lettura.
Giusy3056